giovedì 6 novembre 2008

DESPERATE LIVING - Immaterial EP [4 TRX CD - 11'.19''- Sona Miuzik - 2oo7 ] Potrei dirvi semplicemente che i romani Desperate Living sono un giovane e talentuoso gruppo di Screamo/HC. Ma la cosa vi suonerebbe vaga, non vi direbbe niente, e allora dovrei tentare di spiegarvi cos'hanno di così speciale che invece manca alla maggior parte di quelli che si cimentano nel medesimo genere. Vi ci vorrà molto meno (4 trx) per realizzare da soli: consapevolezza della materia, fantasia nel rileggerne i canoni spesso troppo rigidi (penso - con i dovuti distinguo- a una band come gli Scream) e conoscenza musicale: dunque anche un campo d'azione ben più vasto di quanto mediamente vi aspettiate da chi suona HC negli anni zero. Desperate Living, Homework, Odd Numbers e Mobile Phone Generation insistono in divagazioni psichedeliche e continui richiami al noise rock "emotivo" (ovviamente) anni '90, pesanti rallentamenti e ancor più avvelenate accelerazioni, mosaici di riffs e brusche sgommate noisecore. Tutto questo senza intellettualizzazioni fuori luogo, ossia senza rinunciare al fatidico colpo allo stomaco. Ascoltandoli vengono in mente Rites of spring, i Fugazi giovani degli eps, come La Quiete, Negative Approach o certe cose di Sonic Youth, o anche gli ultimi Black Flag, seppur non ricalcandoli mai veramente. In una realtà meno stantia della nostra sarebbero già venuti fuori da tempo, invece nella città del santo padre queste cose se le filano in pochi (e non so nemmeno se quei pochi siano poi così buoni). Quello che conta però è il fatto che sono un gruppo vero, tre cervelli, e nessuna voglia di adagiarsi su retorica o antiretorica alcuna. E in questo brutto brutto brutto mondo di batterie triggerate, credetemi, è una band come questa da sostenere senza pensarci due volte, anche perchè con 5 neurini l'ep ve lo spediscono a casa. Aspettiamo fiduciosi di seguirne gli sviluppi futuri: credo potebbero spingere sul noise, sull'emoviolence, se non sul free jazz con la stessa naturalezza. Ottimi.