domenica 26 aprile 2009

THE PAINS OF BEING PURE AT HEART - S/T [ 1o tx CD - Slumberland - 2oo9] Ci sono dischi che pur senza inventare nulla ti conquistano subito e che non vorresti finissero mai. Rientra in questa particolare categoria del cuore il debut dei Pains of Being Pure at Heart. Newyorkesi ma con cuore trapiantato in terra d’Albione, i nostri arrivano al loro primo full lenght dopo una manciata di singoli, Ep e split. In attivita’ dal 2007 i quattro propongono un mix molto ispirato di shoegaze ed indie-pop. Immaginate gli Smiths che dettano con i My Bloody Valentine, ma con quella dose di spensieratezza che non guasta mai. The Pains of Being Pure at Heart puo’ essere considerato un manuale perfetto di twee-pop. Canzoni memorabili, melodie cristalline, attitudine low-tech ed easy listening. Brani che si stampano in testa e non vanno via per molto tempo. Un disco privo di sperimentalismi ed orpelli vari (se si eccettua la tastiera “leggiadra” di Peggy Wang). Potrebbero stare tranquillamente su Sarah Records ed in effetti in due episodi (This Love is Fucking Right e Everything with You) i nostri citano sfacciatamente i Field Mice di Snowball a tal punto da rasentare il plagio. Calligrafici e citazionisti quanti si vuole, eppure dannatamente catchy. In un’epoca di contaminazioni e di destrutturazione dei classici canoni rock è bello a volte perdersi in questa naivete’. In Teenager in Love ad esempio i 4 confezionano l’hit indie-pop facile facile che si fatica a togliere dal lettore. In Tenure Itch sembra di sentire la freschezza dei primi R.E.M. (episodio che in realta’ costituisce l’unico, irriguardoso legame con la madrepatria). La loro scrittura pop è notevole sia quando premono il piede sull’ accelleratore (il power-pop di Hey Paul) sia quando fanno trasparire tutto il loro amore per il dream-pop britannico (Contender e la conclusiva Gentle Sons). Garantisce il tutto la californiana Slumberland, etichetta-simbolo di tutto un fermento indie-pop. Con l’estate che si avvicina i “puri di cuore” potrebbero essere la vostra colonna sonora perfetta.
[Marcello Semeraro]