giovedì 18 giugno 2009


THE INTELLECTUALS - Triple [11 trX LP w/ free CD - JeetKune - 2oo9]
Amo gli Intellettuali da quand'erano il più selvaggio lo-fi trash duo d'italietta - il loro primo concerto che vidi fu tra i più belli e coinvolgenti, e mi presero subito...
è forse anche per questo che sono particolarmente legato al Loro suono dei primordi, solo chitarra+batteria - ai primi 7'' e al grande esordio "Black! Domina! Now!", che ritengo insuperabili. Ma adesso non mi fanno certo schifo! Anzi sono tra i pochi gruppi italiani del genere che continuano a dirmi qualcosa. Ma non posso fare veri raffronti perchè, appunto , loro per me sono proprio un'altra cosa. Un paio di settimane fa ho approfittato di una puntatina da Soul Food (ero solo, quindi ci ho messo un paio di ore buone - quando c'è qualcun altro con me e dopo un po' comincia ad aspettarmi a braccia conserte mi sento in colpa a starci più di 4o minuti) e mi sono preso il nuovo album, in questa prima edizione limitata in vinile bianco, con CD + booklet di 12 pagine allegato. Dico subito che il suono del disco è ottimo, frutto sicuramente delle abilità degli storici Toe Rag Studios, ma anche dell' impeccabile stile e della profonda competenza in materia che indubbiamente la band ha sempre posseduto. I nuovi pezzi sono più calibrati, forse più 'classici' e meno grezzi, la chitarra sfrigola un po' meno, ma sono sempre loro. Dall'opener Orange Alert provano qualche nuova strada per andarsene a spasso nei loro generi preferiti - soul, garagepunk, blues(punk) - e ci mettono piacevoli fragranze Monks, i sempiterni Bassholes ma anche qualche assonanza con gruppi moderni tipo i Lost Sounds. Tra i momenti più caldi ci sono Miss Johnny, Sex on TV , One Riff, One Verse... c'è addirittura una Freedom Of Love II : sequel (?) di uno dei loro migliori primi brani. Devo ancora metabolizzarlo, comunque. Per il momento direi non il loro miglior lavoro, ma un altro buon disco. Di questi t
empi è già qualcosa.


THE INTELLECTUALS - Invisible is the best [ 14 trX - LP on Hate / CD on Dead Beat - 2oo7] Visto che ci sono, vi segnalo anche il precedente album - il primo come trio, dopo l'entrata di Tina alle tastierine - del combo romano. Avevo già avuto modo di assorbire bene questi brani, da quando gli autori mi avevano gentilmente regalato le versioni demo (un CD-R che si intitolava Fichetti)... poi mi sono accattato sempre la versione vinilca su Hate, che è poi quella che vi consiglio, anche in virtù del solito fumetto interno [col Guitar_Boy che diventa invisibile] Beh, i pezzi notevoli si sprecano: Vinyl junkie paranoia ... We are Cells ... Go to the beach with Cinnamon girl ... R'n'r Jedi ... Oh! Freud ... My Brother Chorizo e - come nel primo lp - ci buttano una manciata di cover ad insaporire ulteriormente il tutto - in questo caso è il turno di White Light/White Heat [VU] Identity [X-Ray Spex] e Never Understeand [Jesus&MaryChain]. Se non li avete mai sentiti, già questo dovrebbe almeno suggerirvi di che stiamo parlando. Una bolgia di chitarre + urla + batteria minimale che vuole solo continuare a fare pum pum pum e di sincero, un-progressive, rumore RnR-blues _ fake english, amore maniacale per i vinili targati Crypt e In The Red, e genuina attitudine Punk '77. Davvero ottimo.