TV LUMIèRE - Per amor dell'oceano [10 TRX CD - 55'.17'' -Seahorse Recordings- 2oo8] Fortemente stemperati gli ardori noise del debutto, il quartetto guidato dai fratelli Persichini si assesta su un elegante slowcore con più attenzione a strumenti acustici, e le loro oscure suggestioni stavolta diventano dieci severe ballate dal sapore passè; austere come le tematiche in cui generalmente affondano (dopoguerra e dintorni, ma niente a che spartire con le buffonate fintobelliche di tanto martial et similia) comunque emotivamente coinvolgenti, queste nuove canzoni marciano come blocco unico, quasi granitico. Non che siano inavvicinabili, anzi, ma si tratta comunque di concedergli un po' di tempo. Nel novero delle fonti ispiratrici più o meno manifeste (Slint, Sonic Youth, Lydia Lunch, Nick Cave, Dirty Three, Low) mi viene in mente ancora una volta Micheal Gira come vero nume tutelare, di sicuro più per le decadenti atmosfere cui ci hanno abituato i suoi Angels of Light che per la ferocia disperata degli Swans (ai quali i TVL erano molto più vicini nel primo capitolo) e, restando in patria, i Massimo Volume-almeno per quella stessa sobrietà strumentale, che in qualche modo risulta "illuminata", anche nelle soluzioni più spartane. Non molto altro da dire, se non che continuo a trovare davvero bella la voce di Federico, forse proprio per quello che non piace a molte persone: per quei toni generalmente bassi e molto bassi, e per come a volte sa essere disperata e incurante di tutto. Nell'attuale panorama italiano si confermano per quanto mi riguarda tra le cose migliori degli ultimi anni.