CONDANNA - E I Vermi Ameranno La Mia Carne [7 TRX CD - 5o'.25''- Rustblade - 2oo8]
L'ottimismo è il profumo della vita, si sa, e questo secondo disco dei Condanna (progetto a firma di Paolo Pineschi) ce lo ricorda già dal titolo. Da quando mi è arrivato l'ho osservato a lungo con fare circospetto, aspettando il momento giusto per (cercare di) capirlo. Sono sempre più convinto di quanto sia inutile e in un certo senso offensiva (soprattutto in un epoca già sufficientemente votata all'inutilità come questa) la musica come 'intrattenimento' fine a se stesso, - almeno potenzialmente mi sento quindi portato a supportare/sopportare progetti che mettono davvero in gioco i loro autori, purchè privi di troppe tentazioni autoreferenziali (che considero speculari a quelli della robaccia MTV). A onor del vero devo dire pure che non credo mi passerà mai per la mente di ascoltare il suddetto CD per iniziare bene la giornata nel mio giorno libero. Un'elettronica plumbea per sette movimenti minimali e ipnotici a dipingere un quadro nero, nerissimo. Niente software, ma solo un sequencer Roland, synth e campionamenti- dall'incedere talvolta industriale - 'Invito' mi ricorda 'Starfield Road' dei Sonic Youth - talvolta privi di qualunque incedere. Dark ambient isolazionista, droni & power electronics reparto psichiatrico, scenari desola(n)ti fatti di sole macerie. Una specie di lucido incubo ad occhi aperti fatto di stridori e silenzi, battiti e frammentazioni piuttosto difficile da descrivere, occorre provare. Davvero interessante comunque, e sicuramente da tener d'occhio.
sabato 11 ottobre 2008
Pubblicato da A_ alle 10/11/2008